admin nyk - Dec 12th, 2022

LETTERE IMPORTANTI

Ogni sera si sedeva e cominciava a scrivere, l’inchiostro della penna riempiva uniformemente le linee a quadretti della carta, le lettere nitide formavano parole chiaramente disegnate.

“…Non farlo in nessun caso…”

Lo studio era una stanzetta con una libreria un po’ impolverata, un tavolo con un cassetto, una vecchia lampada malconcia, una pila di fogli sul bordo del tavolo e buste nuove per le lettere.

Finì di scrivere un’altra lettera, piegò con cura il foglio a metà e lo infilò in una busta stretta, incolla bene la busta e lo miete nel cesto preparato per la spedizione. Prendendo un nuovo foglio, lo scrittore ha continuato a frusciare con la penna, disegnando righe omogeni di testo, a volte riflettendo per un minuto, ma ritornando presto al suo lavoro.

Il vecchio rimase seduto così fino a tarda notte e si addormentò sul tavolo. Al mattino fu svegliato dal suono penetrante del campanello della porta, si alzò lentamente, la sua età non gli permetteva più di affrettarsi, e si avviò con passo incerto verso la porta.

Dietro la porta c’era un postino con baffi lussureggianti.

– Devo darti questo – e porse allo scrittore un fagotto avvolto frettolosamente in giornali stantii.

– Che cosa! Tornare di nuovo? – Non nascondendo il suo disappunto, l’uomo dai capelli brizzolati accettò il pacco, e poi si rivolse nuovamente al postino che stava per partire.

– Aspetta un attimo, puoi mandare delle lettere per me, lo farei anch’io, ma oggi non mi sento bene.

– Dovresti prenderti cura di te stesso, perché tutta questa faccenda è inutile, tutto tornerà di nuovo.
– Come po’ essere inutile, no, non posso farne a meno, sono molto importanti, aspetta un attimo, torno subito.

L’uomo di mezza età entrò frettolosamente nella stanza, gettò il fagotto sul tavolo, raccolse tutto ciò che era stato preparato e si affrettò a tornare indietro.

– Ecco, ho già incollato i francobolli.

– Solo per rispetto nei suoi confronti, ma onestamente, prenditi cura di te stesso, ti estenuerai completamente.

– Queste sono lettere importanti – disse di nuovo il vecchio con enfasi – non mi estenuerò per niente, che sciocchezza.

Il postino si inchinò e se ne andò con una bracciata di buste. Lo scrittore chiuse la porta dietro di sé, rimase un momento pensieroso e disse in un sussurro:

Ma perché sono ritornati tutte? Che peccato, beh, forse questa volta almeno un paio…

Tornato nel suo ufficio, prese le forbici e tagliò sul fagotto lo spago che lo tratteneva, lui si ribaltò e le lettere caddero sul tavolo: erano tutte intatte, francobolli ben incollati sfoggiati nella parte superiore, e dal loro numero era chiaro che il destinatario era abbastanza lontano, poco sotto c’è un rude timbro “Ritorno al mittente”, e sotto c’è l’indirizzo del destinatario, compilato con una calligrafia ordinata, e nell’indirizzo del mittente una sola parola, “Coscienza”.

Storie d’autore e storie di un prete ortodosso
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padre David Proskuryakov