admin Padre Siluan - Feb 25th, 2025

Incontro con Mikhail Nikolaevich Sudkovsky

   Domenica 23 febbraio si è svolto nella nostra chiesa un incontro molto interessante con Mikhail Nikolaevich Sudkovsky, un discendente della famosa dinastia di artisti Sudkovsky di San Pietroburgo. L’incontro ha organizzato per noi il noto storico, scrittore, ricercatore della diaspora russa Mikhail Grigorievich Talalay.

   All’inizio dell’incontro, Mikhail Talalay ha fatto un’introduzione, poi Mikhail Sudkovsky ha presentato una relazione dettagliata, accompagnata da una dimostrazione di diapositive coi quadri e le foto d’epoca.

   Mikhail Nikolaevich Sudkovsky (1947) è nato e vive nella città di Como. È una persona molto preparata e interessante, si è laureato in Chimica, poi nella vita è stato un insegnante, ha gestito anche una importante azienda nel settore tessile e ora è in pensione. Mikhail è venuto al nostro incontro con la nipote Lara.

   Suo padre, Nikolai Mikhailovich (1898-1987), nacque a San Pietroburgo in una famiglia di famosi artisti e aveva anch’egli talento artistico, ma dopo essersi diplomato al liceo classico, entrò all’Accademia militare di Pavlovsk, si laureò nel 1916 già durante la Prima Guerra Mondiale, e andò subito al fronte per difendere la Patria, attaccata dalle truppe tedesche. Fu ferito in battaglia e finì in un ospedale a Tsarskoye Selo. Ricordava bene come loro, i soldati feriti, erano visitati della Granduchessa Olga Nikolaevna, la figlia maggiore dell’imperatore Nicola il II. Dopo l’ospedale, si diplomò alla Scuola di aviazione di Gatchina, nel 1918 finì a Tiflis e si arruolò volontario nell’Armata Bianca, all’età di 22 anni era un pilota nella Divisione Kuban’. Nel 1920, insieme all’Armata Bianca in ritirata, attraverso la Crimea è arrivato a Istanbul e poi nel 1921 sbarcò in Francia. Inoltre, negli anni ’20, cercò più volte di contattare le autorità sovietiche tramite l’ambasciata di Roma, offrendosi di tornare a servire la Russia come pilota e ingegnere aeronautico, ma ricevette solo risposte abbastanza dispregiative e quindi dovette abbandonare l’idea. Nel 1923 si trasferì a Milano, lavorò, divenne un noto creatore di modelli di aerei, visse a lungo a Napoli, nel 1941 si trasferì per lavoro a Ponte San Pietro (BG) – finché non si sposò con la comasca Marta Banfi e rimase a Como per sempre. Mikhail ha parlato del difficile destino del padre emigrante, che fino agli anni ’60 non aveva nemmeno una cittadinanza, ma solo uno status di rifugiato, ma che nonostante ciò ha continuato a usare il suo talento, nel dopoguerra dipingendo quadri e icone, tenendo numerose mostre personali, insegnando russo e rimanendo un vero gentiluomo. Mikhail ci ha fatto vedere numerosi dipinti di suo padre: paesaggi russi, icone, ritratti.

   Poi Mikhail ha passato al racconto dei suoi antenati, i famosi artisti di famiglia Sudkovsky.

   Il suo nonno, l’artista Mikhail Stepanovich Sudkovsky (1872 – 1929), studiò all’Accademia di San Pietroburgo nella classe di I. E. Repin. Oltre alle opere artistiche, Michail Stepanovich prima della rivoluzione del 1917 lavorò intensamente e con successo anche sugli affreschi di grandi chiese. Al suo pennello appartenevano, ad esempio, molti grandi affreschi della Cattedrale ortodossa di San Aleksandr Nevskij a Varsavia, che lui dipinse nell’arco di cinque anni, dal 1904 al 1910 (purtroppo la cattedrale fu esplosa dalle nuove autorità nazionaliste polacche negli anni ’30). Dipinse anche nella Cattedrale di San Aleksandr Nevskij nel centro di Sofia (gli affreschi tuttora presenti) e restaurò numerosi affreschi nella Cattedrale di Madre di Dio di Kazan a San Pietroburgo. Ma dopo la rivoluzione il nonno ha deciso di rimanere a Leningrado e così nel 1917 la loro famiglia si divise.

   Molto impressionanti sono le opere dell’antenato ancora più famoso di Mikhail, il pittore di marine Rufin Gavrilovich Sudkovsky (1850-1885), che visse una vita breve ma lasciò molti magnifici dipinti di vedute marine, ancora oggi molto apprezzati e conservati in tanti musei (erano molto apprezzati dallo stesso famoso marinista Aivazovsky, il suo contemporaneo).

   Un altro discendente diretto dei Sudkovsky, il cugino di Mikhail, Vladimir Rufinovich Lagrange (1939–2022), divenne uno dei più famosi fotografi e fotoreporter sovietici e russi. Grazie alle sue fotografie, mostrate da Mikhail, abbiamo rivissuti i periodi memorabili dell’USSR , dagli anni Settanta agli anni Novanta.

   Siamo stati molto affascinati dal racconto di Mikhail Nikolaevich Sudkovsky, era molto interessate conoscere la storia raccontata “dal vivo” con gli occhi della sua famiglia. Ancora una volta confermiamo il fatto, che la storia raccontata dal punto di vista di persone reali è molto più interessante, vera ed istruttiva; è più vicina alla verità rispetto a tutti i libri di testo. Grazie anche al fascino di Mikhail, il nostro incontro è stato molto caloroso, interessante e, per molti versi, molto familiare.

   Ringraziamo di cuore Mikhail Nikolaevich e Mikhail Grigorievich per questo bellissimo evento!

   p.Silvano